Mühlbacher AC, Junker U, Juhnke C, Stemmler E, Kohlmann T, Leverkus F, Nübling M
Chronic pain patients’ treatment preferences: a discrete-choice experiment
Eur J Health Econ 2014 Jun 21. Epub 2014 Jun 21.
Lo studio è stato condotto in Germania per identificare gli aspetti rilevanti di un farmaco antidolorifico dal punto di vista dei pazienti con dolore cronico.
La domanda centrale era: “Su quali caratteristiche i pazienti basano la loro valutazione dei farmaci per il dolore e quali caratteristiche sono più utili nel processo di valutazione e selezione di possibili terapie?”. Lo studio è stato preparato sulla base di una dettagliata revisione della letteratura, con focus group insieme ai pazienti e interviste ad esperti algologi. È stato condotto un pre-test per individuare la struttura e la predominanza delle caratteristiche indicate, valutando le indicazioni più frequentemente menzionate per ogni singolo aspetto. Il Discrete Choice Experiment (DCE) si è basato su di un questionario compilato dal paziente con dati sociodemografici e con parametri specifici collegati alla terapia del dolore. Inoltre, la componente neuropatica del dolore è stata determinata in tutti i pazienti in base alla loro competenza con il questionario painDETECT(®).
I pazienti che hanno partecipato al sondaggio sono stati 1.324, il 44% di essi soffriva di mal di schiena di origine neuropatica (inclusa la sindrome di dolore misto), il 10% lamentava polineuropatia diabetica e il 4% riferiva dolore dovuto a nevralgia post-erpetica. I 36 aspetti qualitativi della terapia del dolore, individuati tramite questionario, sono stati raggruppati in 7 gruppi, o dimensioni, tramite analisi fattoriale, e sono stati utilizzati come caratteristiche della DCE. Il modello DCE ha dato la seguente classifica delle caratteristiche ritenute importanti per decidere la terapia: nessun cambiamento di umore, meno nausea e vomito, riduzione del dolore (coefficiente:> 0.9 per tutte le caratteristiche, “alto impatto”), effetto rapido, basso rischio di dipendenza (coefficiente di ~ 0.5, “impatto medio”), applicabilità con comorbidità (coefficiente di ~ 0,3) e il miglioramento della qualità del sonno (coefficiente ~ 0,25). Tutte le caratteristiche erano altamente significative (p <0.001).
I risultati dello studio indicano che il DCE è un mezzo appropriato per l’identificazione delle preferenze del paziente in cura con farmaci antidolorifici specifici. La percezione del dolore è per sua natura soggettiva, quindi, identificare le preferenze dei pazienti consentirà ai terapisti di sviluppare ed attuare al meglio un trattamento del dolore cronico orientato al singolo paziente.