Abstract
The scope of palliative medicine has shifted during the past two decades, gaining a broader meaning and expanding the theory of hospice care to a more comprehensive “supportive care” paradigm. The patient type, also, shifted from the terminally ill cancer patient alone to every person affected by incurable and rapidly progressive pathologies (terminal COPD, end-stage heart failure, severe liver failure, etc) leading to basically the same care needs during the last weeks or days of life on one hand, but requiring specific and different approaches in the early stages on the other. Recently, a law issued by the Italian government, Law 38/2010 defines and establishes the national network for palliative care as a series of care facilities, professionals and procedures devoted to guarantee the best treatment during all the phases of the illness nationwide. The same law also defines a separate network for non-malignant chronic pain, which shape seems to follow to the hub & spoke model, where the hub frequently is the University/Hospital based Pain Clinic. The article focuses on palliative care networks compared to other network paradigms such as “Hub & Spoke” for the Emergencies and non-malignant Pain. Is “Hub & Spoke” the right network paradigm for Palliative Care, or another network design is needed?
Riassunto
Il campo di applicazione della medicina palliativa nel corso degli ultimi due decenni ha acquisito un significato più ampio e la Hospice theory si è evoluta in un paradigma più completo di “terapia di supporto”. Il tipo di Paziente inoltre non contempla più, solamente, il malato di cancro in fase terminale, ma anche chi è affetto da altre patologie inguaribili e progressive (BPCO terminale, insufficienze cardiovascolari, metaboliche, ecc.). I Pazienti nelle loro ultime settimane o giorni di vita, necessitano fondamentalmente della medesima assistenza, ma se presi in carico precocemente richiedono approcci specifici e differenti, almeno nelle prime fasi. Recentemente la legge 38/2010 definisce la Rete Nazionale per le Cure Palliative come una serie di strutture di assistenza, di professionisti e di procedure dedicate per garantire il miglior trattamento in tutte le fasi della malattia. La stessa legge stabilisce anche una rete separata per il dolore cronico “non terminale”, la cui struttura organizzativa segue il modello Hub & Spoke, dove l’hub è il centro di Terapia del dolore di riferimento in un territorio, e gli spoke sono i centri periferici, e di triage. L’articolo focalizza l’attenzione sulle differenze fra la due reti, sulle difficoltà a livello europeo nel realizzarle, e su quale possa essere il paradigma ottimale per la Rete di Cure Palliative.