Per contribuire a dare indicazioni utili al dibattito politico su rimborsi e regole per la telemedicina post-pandemia, ricercatori della Harvard TH Chan School of Public Health, autori dell’articolo pubblicato su Health Affairs hanno condotto due sondaggi tra medici di base e pazienti rappresentativi a livello nazionale. Sebbene la maggioranza di entrambi i gruppi si sia dichiarata soddisfatta delle visite video durante la pandemia, l’80% dei medici, in futuro, preferirebbe fornire solo una piccola parte delle cure, o nessuna cura tramite telemedicina, e solo il 36% dei pazienti preferirebbe prenotare visite tramite video o telefono. La maggior parte dei medici (60%) ritiene che la qualità dell’assistenza in telemedicina sia generalmente inferiore a quella dell’assistenza di persona, e sia i pazienti che i medici hanno citato la mancanza di esame fisico come motivo principale (rispettivamente 90% e 92%). I pazienti più anziani, meno istruiti o asiatici presentavano minor probabilità di voler utilizzare la visita tramite video per le cure future. Anche se il miglioramento degli strumenti diagnostici a domicilio potrebbe migliorare sia la qualità che il desiderio di utilizzare la telemedicina, nell’immediato futuro l’assistenza primaria virtuale sarà probabilmente limitata. Gli autori concludono indicando che potrebbero essere necessaria una politica per migliorare la qualità, sostenere l’assistenza virtuale e affrontare le disuguaglianze nel contesto online.
Health Affairs 2023 42:4, 575-584