Chiara Di Bartolomeo (1), Gianfranco Verna (2), Salvatore Alemanni (3), Francesco Verna (4) 1. Dottoressa Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Medicina e Chirurgia d’Accettazione…
Leggi tutto Survey sulla conoscenza del management del dolore in Pronto Soccorso: studio trasversale multicentricoAutore: Gianfranco Verna
Gestione del dolore e delle complicanze nel clistere evacuante
RIASSUNTO
Rivalutazione dei clisteri privi di anestetico a favore di quelli con lidocaina. Il clistere evacuante è una metodica ritenuta semplice e sottovalutata, teatro di complicanze e di decessi. Dolore inteso come sintomo della non corretta esecuzione del clistere evacuante con rischio di possibile lacerazione della mucosa rettale fino all’aggravarsi dello stato patologico con perforazione intestinale. Tra le varie complicanze si annoverano squilibrio idroelettrico, rottura dell’intestino, dispnea per soluzioni ipotoniche, forti squilibri pressori per stimolazione dei barocettori rettali. L’infermiere si colloca nel processo di nursing prevedendo le possibili complicanze e attuando i processi assistenziali adeguati.
PAROLE CHIAVE: clistere evacuante, complicanze
Ricevuto il 25 giugno 2015
Accettato il 7 luglio 2015
Utilizzo della Vacuum Assisted Closure Therapy (VAC Therapy)
RIASSUNTO
Viene descritto il caso di un paziente diabetico che ha subito l’asportazione delle dita del piede destro per la comparsa di un’infezione che si è diffusa tra le stesse. Al fine di migliorare le condizioni della ferita, che con l’ausilio di medicazioni tradizionali non ha ricevuto benefici, è stato applicato un regime di Vacuum Assisted Closure Therapy (V.A.C Therapy). Già nell’arco di tre sostituzioni della medicazione si sono potuti riscontrare i notevoli benefici che la lesione ha tratto da questa medicazione avanzata.
Parole chiave: piede diabetico, infezione, cura delle ferite, VAC Therapy
Ecografia infermieristica: lo stato dell’arte
RIASSUNTO
In questi ultimi decenni l’ecografia è divenuta un mezzo di diagnosi e terapia multidisciplinare, impiegato non solamente da radiologi, ma da operatori diversi accomunati da esigenze di approccio rapido e non invasivo al paziente. Non è quindi fuori luogo parlare di ecografia infermieristica nel momento in cui l’infermiere si trova nella necessità di effettuare procedure assistenziali, ed impiega l’ecografo per diminuire le difficoltà, la morbilità ed il dolore in alcune manovre. L’impiego dell’ecografia infermieristica non vuole sostituire altre figure professionali; infatti non si tratta di ecografia diagnostica, bensì di ecografia interventistica. Tratteremo le potenzialità operative dell’ecografia in settori infermieristici quali la stima del riempimento vescicale, ausilio nel posizionamento del sondino naso gastrico e l’uso dell’ecografia toracica in sede di triage di pronto soccorso.
Parole chiave: cateterismo vescicale, ecografia infermieristica, ecografia toracica, sondino naso gastrico, triage.
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