Una lettura da tener presente: il pain nursing curriculum elaborato dalla IASP. Clicca qui e approfondisci.
Leggi tutto Il curriculum essenziale per il pain nursingAutore: Redazione
Literature highlights
Pain Management Nursing October 2015 The Importance of Written and Verbal Information on Pain Treatment for Patients Undergoing Surgical Interventions Abstract Effects of Listening to…
Leggi tutto Literature highlightsUltimi posti disponibili: Corso sul dolore nell’anziano con deficit cognitivo a Torino, 21 novembre
A Torino, il 21 novembre 2015 un corso dedicato alla figura professionale dell’infermiere. Un’iniziativa del Gruppo di studio di infermieristica del dolore della Fondazione Procacci.…
Leggi tutto Ultimi posti disponibili: Corso sul dolore nell’anziano con deficit cognitivo a Torino, 21 novembreLa presidente dell’Associazione per lo studio del dolore, Caterina Aurilio, coordinatrice degli anestesisti algologi
Gli auguri di Pain Nursing Magazine a Caterina Aurilio, eletta responsabile dell’Area Culturale Dolore della SIAARTI, la Società Italiana di Anestesia, Analgesia e Rianimazione. Caterina…
Leggi tutto La presidente dell’Associazione per lo studio del dolore, Caterina Aurilio, coordinatrice degli anestesisti algologiGruppi di studio: ci presentiamo
Tommaso Pagini
Sono di Fratte Rosa, un paese nella provincia di Pesaro-Urbino. Dal primo di giugno 2015 lavoro nell’unità operativa di Pronto Soccorso dell’Ospedale “S. Maria della Misericordia” di Urbino e prima di questo incarico ho lavorato per poco più di un anno in un RSA privata a Urbania, a pochi chilometri da Urbino. Ho scelto di partecipare alla selezione per questo gruppo di studio perché sono convinto che la considerazione del dolore e il suo trattamento sono aspetti importanti nell’ambito sanitario. Sulla base di alcune ricerche che ho effettuato in occasione del progetto di tesi di laurea, già all’interno della Regione Marche ho rilevato differenti approcci alla tematica del dolore e alla sua gestione tra le varie aziende sanitarie. Credo che il dolore debba essere considerato e trattato in egual misura su tutto il terriorio affinché un efficace trattamento del dolore possa essere a disposizione del cittadino ovunque esso si trovi. Sono convinto che la ricerca da parte dei gruppi di studio e l’analisi delle criticità attualmente presenti possano determinare una maggiore sensibilizzazione e una distribuzione uniforme nel territorio di percorsi di rilevazione e trattamento del dolore efficaci.
Sergio Spesso
Ho 46 anni infermiere da 21 anni, da 19 anni lavoro in Oncologia medica, da 15 anni presso l’IRCCS di Candiolo. Ho fatto parte del Comitato Ospedale senza Dolore dell’Irccs e sono uno degli infermieri formatori aziendali, in particolare sul dolore, sia per infermieri che per OSS. Sono anche tutor clinico.
Da sempre mi occupo dei temi relativi alla terminalità della vita, al controllo del dolore e di cure palliative, inoltre ho effettuato un corso di specializzazione in bioetica ed alcuni corsi sempre di bioetica sul fine vita.
Mi occupo quindi da sempre di dolore, ma credo che nonostante i passi avanti fatti in questi 20 anni nella terapia antalgica, siamo comunque ancora indietro, soprattutto a livello culturale. Anche noi Infermieri possiamo fare sempre di più e sempre di meglio nell’affrontare questo tema e nel lavorare con la prospettiva di un miglioramento.
Credo che gruppi come il Gruppo di Studio infermieristico promosso dalla Fondazione Procacci, e di cui siamo parte possano portare un importante contributo alla quotidianità del nostro agire.
Loretta Tommasi
Lavoro nel Distretto Sanitario n. 2 dell’ ULSS-22 di Bussolengo, Verona. Ho iniziato la mia professione lavorando in Oncologia Medica presso l’Ospedale di Negrar, dove ho imparato che quando mi mancavano le abilità del fare, sapevo dove e come reperirle, mentre è stato più difficile recuperare e costruire le abilità dell’essere. Questa consapevolezza ha influenzato la mia vita professionale, e così che ho iniziato il mio cammino di approfondimento e ricerca, che continua ancora oggi.
Ho sempre pensato che il dolore sia un aspetto della vita umana poco compreso e poco accettato, di conseguenza trattato frequentemente in modo superficiale e approssimativo da parte di chi si occupa di cura alla persona, rendendo spesso le situazioni di malattia e di vita faticose e non dignitose.
Da anni mi occupo di formazione per operatori sanitari nell’ambito della relazione d’aiuto, ultimamente gestisco corsi sulla mindfulness, proponendo anche ai pazienti percorsi per gestire lo stress legato alla malattia e al dolore.
Sono d’accordo con chi ha espresso l’opinione che la formazione agli infermieri venga fatta da infermieri, soprattutto in visione della complessità di questa professione, riconoscendo che in questi anni molti di noi si sono specializzati e preparati in molti ambiti, acquisendo conoscenze e competenze da poter condividere con i colleghi.
Sono contenta di collaborare con questo gruppo, così ricco di esperienze, abilità e curiosità. Buon lavoro a noi.