RIASSUNTO Introduzione: il dolore è un problema importante che persiste anche per un anno nelle persone sottoposte protesi totale di ginocchio (PTG). Obiettivo: valutare la…
Leggi tutto Valutazione del dolore nelle persone sottoposte a intervento di protesi di ginocchio: studio di coorte prospetticoCategoria: Articoli originali
First steps towards developing a multidisciplinary pediatric pain management program in Trentino
ABSTRACT
This article addresses the needs of building a shared educational project for healthcare professionals on pain management, given that pain relief is related to the application of the knowledge produced in an interdisciplinary clinical practice. In order to meet this purpose, a specific open-ended questionnaire was administered to doctors, nurses, midwives, nursery attendants and physiotherapists from two different care services in the same unit: the neonatal section and the pediatrics section of the hospital of Rovereto. Thematic content analysis method was used to derive the major themes and subthemes emerged from the perceptions of skills needs by 32 healthcare professionals.
Key words: healthcare professionals, non pharmacological techniques, pediatric pain management education
Received: April 19, 2017
Accepted after revision: July 10, 2017
DOI: 10.19190/PNM2017.1ao16
RIASSUNTO
Questo articolo affronta la necessità di costruire un progetto educativo condiviso per gli operatori sanitari in materia di gestione del dolore, partendo dalla convizione che la sua corretta applicazione è legata alla messa in pratica della conoscenza prodotta in una pratica clinica interdisciplinare. A questo scopo è stato somministrato uno specifico questionario semistrutturato a medici, infermiere, ostetriche, puericultrici e fisioterapiste di un’unità operativa complessa: la sezione di pediatria e la sezione di neonatologia/patologia neonatale dell’ospedale di Rovereto. Attraverso il metodo dell’analisi tematica del contenuto abbiamo identificato le aree principali e quelle derivate riguardanti i bisogni formativi di 32 professionisti sanitari.
Parole chiave: formazione nella gestione del dolore pediatrico, tecniche non farmacologiche, professionisti sanitari
Nursing transculturale: la valutazione del dolore nel bambino
RIASSUNTO
L’esperienza dolorosa nelle sue molteplici espressioni risulta essere un evento variabile secondo l’estrazione culturale di provenienza di ogni individuo e strettamente legata all’educazione familiare ricevuta. La valutazione del dolore è notevolmente complessa nel bambino con bagaglio culturale differente da quello occidentale e particolarmente lontano dalla cultura italiana, generando nel personale infermieristico difficoltà pratiche, a causa di una formazione carente in questo senso, che si trova a non avere strumenti validi e affidabili per una corretta valutazione del dolore pediatrico. È stato condotto uno studio da cui, attraverso la somministrazione di un questionario a un campione di 30 infermieri, è emerso che se pur ritenuta necessaria una valutazione del dolore, essa non è effettuata con strumenti validi, affidabili ed appropriati all’età del bambino. Inoltre i risultati evidenziano come sia scarsamente percepito il legame tra cultura di appartenenza e dolore, rendendo la valutazione del dolore nel bambino di cultura non italiana insufficiente per un’adeguata gestione del dolore.
Parole chiave: dolore pediatrico, nursing transculturale, scale di valutazione del dolore
Ricevuto il 22 maggio 2017
Accettato dopo revisione il 9 luglio 2017
DOI: 10.19190/PNM2017.1ao22
La scala algometrica PIPP: valutazione dell’accuratezza per la rilevazione del dolore procedurale nel neonato
RIASSUNTO
Introduzione: ad oggi sono disponibili diversi strumenti per la rilevazione del dolore procedurale nel neonato: in letteratura non è tuttavia presente una chiara indicazione sulla scala più idonea per la valutazione del sintomo. Obiettivo: l’obiettivo del lavoro è valutare l’affidabilità della scala PIPP nel rilevare il dolore procedurale nel neonato. Materiali e metodi: lo studio ha considerato 60 neonati ricoverati in TIN/Patologia Neonatale di una A.O. del Veneto tra luglio e agosto 2014. Il dolore è stato rilevato tramite scala PIPP e Pain Monitor. Discussione: dall’analisi è emerso che la scala PIPP può essere considerata moderatamente accurata ma ha scarsa sensibilità. Conclusioni: la scala PIPP risulta sottostimare il dolore da procedura.<
Parole chiave: dolore, neonato, procedura dolorosa, scala PIPP
Ricevuto il 25 gennaio 2017
Accettato dopo revisione il 28 febbraio 2017
DOI: 10.19190/PNM2016.3ao121
Focus on: pain in intensive therapy
RIASSUNTO
Introduzione: il monitoraggio di parametri fisiologici e la valutazione delle risposte comportamentali agli stimoli dolorosi sono stati proposti già da molti anni per l’accertamento della presenza di dolore nel paziente critico.
Materiali e metodi: è stato condotto uno studio qualitativo di tipo Focus Group cui ha partecipato il personale infermieristico del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ASST di Lecco. L’obiettivo è stato quello di esplorare sensazioni, esperienze ed opinioni sul problema della valutazione e gestione del dolore in area critica.
Risultati: 21 infermieri hanno partecipato alla ricerca in 2 Focus Group. Sono stati affrontati 3 temi inerenti l’obiettivo principale: maggiori difficoltà nel rilevare il dolore in Terapia Intensiva, categorie di pazienti dove il dolore è maggiormente sottovalutato, utilità di una scala non verbale in Terapia Intensiva.
Discussione: la valutazione del dolore in Terapia Intensiva risulta particolarmente complessa a causa della presenza di numerose barriere che riguardano la complessità clinica, un setting di cura non sempre ottimale e un deficit di conoscenze, da parte dei membri del team intensivo, riguardo ai sistemi di valutazione e ai protocolli di trattamento del dolore.
Conclusioni: il problema di una corretta valutazione e gestione del dolore in Rianimazione rimane pur segnalando la volontà e disponibilità al cambiamento con interventi multidisciplinari complessi.
Parole chiave: dolore, terapia intensiva, valutazione.
Ricevuto 6 maggio 2016
Accettato dopo revisione: 6 giugno 2016
DOI: 10.19190/PNM2016.2ao77
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