A novel interpretation of VAS Score in assessing acute musculoskeletal pain variation

ABSTRACT
Pain is rather difficult to codify, because its subjective component can prevail over the objective one and thus the level of pain could vary even in the same patient for the same injury. The goal of this study was to observe the changes in intensity of pain for musculoskeletal acute traumas in pharmacologically untreated patients. Furthermore pain change was analysed in relationship to several conditions such as type of trauma, modality of injury, age, ethnicity.
The study design was prospective observational with enrolment of 904 patients. Patients pain intensity was measured at the admission in trauma room of the Emergency Department (ED) and at discharge to obtain the evaluation of pain change. A novel interpretation of the Visual Analogue Scale score to better analyse the pain change was proposed. A pain decrease in a large number of patients following the ED management was detected, whereas a minor number of patients declared no pain change or pain worsening. These findings show that pain from acute musculoskeletal traumas may decrease even without pharmacological treatment; furthermore we observed that in determined circumstances pain worsening may occur more frequently, addressing the need to optimize strategies for pain treatment in those circumstances.
KEYWORDS: emergency department, pain management, patient satisfaction, trauma.

Received: December 2, 2015
Revised: December 15, 2015

Una nuova interpretazione del punteggio Vas nel valutare la variazione del dolore acuto muscoloscheletrico

RIASSUNTO
Il dolore è piuttosto difficile da codificare, per la sua componente soggettiva che può a volte prevalere su quella oggettiva, pertanto il livello del dolore può variare per lo stessa lesione nell’ambito dello stesso paziente. Obiettivo dello studio è stato quello di osservare il cambio di intensità del dolore a seguito di trauma acuto muscolo-scheletrico, in pazienti non trattati farmacologicamente. La variazione del dolore è stata analizzata in relazione alle diverse condizioni: tipo di trauma, modalità della lesione, età, appartenenza etnica. Lo studio è di tipo prospettico osservazionale, con arruolamento di 904 pazienti. L’intensità del dolore dei pazienti è stata misurata all’ammissione nella sala traumi del Dipartimento di Emergenza (ED) e alla dimissione. Proponendo una nuova interpretazione della VAS, per meglio analizzare la variazione del dolore, abbiamo individuato un decremento del dolore in un vasto numero di pazienti, mentre solo un minor numero di pazienti dichiarava nessun cambiamento nel livello del dolore, o un suo peggioramento. Questi risultati mostrano che il dolore proveniente da trauma muscolo-scheletrico può diminuire anche senza trattamento farmacologico; abbiamo inoltre osservato che in determinate circostanze il peggioramento del dolore può incorrere più frequentemente, suggerendo la necessità di ottimizzare strategie di trattamento.
PAROLE CHIAVE: dipartimento d’emergenza, soddisfazione del paziente, trauma, trattamento del dolore

 

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Le conoscenze sul dolore degli studenti del corso di laurea in infermieristica: studio trasversale

RIASSUNTO
Premessa: La tematica del dolore viene affrontata sin dall’ambito formativo di base; nonostante ciò, è noto in letteratura (1, 3-4) che gli infermieri presentano carenti conoscenze e tendono a sottostimare tale problema. Appare utile, come suggerito da alcuni autori, indagare le conoscenze in materia già durante la formazione.
Scopo: Indagare le conoscenze dei futuri infermieri nell’ambito del dolore, presso l’Università degli Studi di Milano.
Materiali e metodi: Studio trasversale condotto tramite l’utilizzo di un questionario validato per il contesto italiano, Italian Nurses’ Knowledge and Attitudes Survey Regarding Pain (35), inviato alla mailing list UniMI degli iscritti al 2° e 3° anno del corso di laurea in Infermieristica attraverso un link SurveyMonkey.
Risultati: Sono state inviate 1137 e-mail; 208 studenti hanno compilato il questionario. L’utilizzo del placebo, l’influenza del dolore sui parametri vitali e sul sonno risultano concetti ancora poco chiari; dal confronto con la letteratura, tuttavia, emerge che le conoscenze degli studenti non si discostano di molto da quelle dei professionisti.
Conclusioni: Lo studio supporta l’ipotesi, presente in letteratura, che la carenza di conoscenze in alcuni ambiti del dolore possa essere affrontata già nella formazione triennale. Sarebbero utili studi su più larga scala, per vedere se i risultati siano confermati e in tal caso consolidare le conoscenze in merito ad alcuni aspetti del problema.
PAROLE CHIAVE: dolore, assistenza infermieristica, conoscenze, studenti.

Ricevuto: 14 dicembre 2015
Accettato dopo revisione il 20 dicembre 2015

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Il dolore: atteggiamenti e comportamenti a confronto

RIASSUNTO
La gestione e la valutazione del dolore risulta essere parte integrante nell’assistenza infermieristica in quanto una corretta rilevazione permette un trattamento personalizzato della persona. Spesso il sintomo dolore non viene rilevato e trattato correttamente. L’articolo presenta un’indagine svolta presso l’ospedale Umberto Parini di Aosta che ha visto coinvolti pazienti e operatori. I risultati indicano ampi margini miglioramento rispetto agli atteggiamenti e quindi alle conoscenze del personale.
PAROLE CHIAVE: dolore, atteggiamenti, conoscenze

Pain Nursing Magazine 2015, 4: 61-64
Ricevuto: 7 aprile 2015
Ricevuta revisione: 9 maggio 2015
Accettato: 12 giugno 2015

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Studio di prevalenza e indagine sulla soddisfazione del paziente nella gestione del dolore presso l’Ospedale di Circolo di Melegnano

RIASSUNTO
Introduzione: la pratica clinica registra fenomeni di sottostima e inadeguato trattamento del dolore. In letteratura la prevalenza del dolore varia dal 19% al 57%, i soggetti più colpiti sono donne e anziani. Secondo le indicazioni dell’American Pain Society, la valutazione del processo di gestione per il controllo del dolore deve considerare anche la soddisfazione dell’utente.
Materiali e metodi: lo studio ha coinvolto 521 pazienti ricoverati nell’A.O. di Melegnano e attraverso l’utilizzo della versione italiana dell’APS-POQ (American Pain Society Patient Outcome Questionnaire) ha rilevato la prevalenza del dolore e la soddisfazione dei pazienti rispetto all’intero processo di gestione: valutazione, trattamento e monitoraggio.
Risultati: la prevalenza del dolore nell’A.O. di Melegnano è pari al 34%: il genere femminile e gli anziani sono le categorie più colpite. Dai dati rilevati nelle 24 ore sul dolore peggiore e medio, risulta che il dolore non è continuamente sotto controllo e interferisce con le attività di vita generali. Più dell’80% del campione ha riferito elevati livelli di soddisfazione nel processo di valutazione e trattamento del dolore.
Conclusioni: la prevalenza rilevata è sovrapponibile a quella trovata in letteratura, mentre si rileva una scarsa propensione al ricorso di metodi non farmacologici per il controllo del dolore.

Parole chiave: trattamento del dolore, valutazione del dolore, prevalenza del dolore, soddisfazione del paziente.

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Farmaci anti-infiammatori non steroidei: sicurezza, effetti avversi e nuove formulazioni terapeutiche

RIASSUNTO
I farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) sono un gruppo di sostanze chimicamente distinte, che si differenziano per la loro attività analgesica, antipiretica e anti-infiammatoria, esercitata grazie alla loro capacità di inibire la biosintesi di prostaglandine dall’acido arachidonico, tramite il legame con il sito attivo dell’enzima cicloossigenasi (COX).
La conoscenza della differenza strutturale tra le due isoforme enzimatiche COX ha permesso lo sviluppo di farmaci inibitori selettivi della COX-2 (COXIB). FANS e COXIB sono farmaci ottimi per la gestione del dolore e dell’infiammazione, soprattutto causato da artrite. In generale, a dosi terapeutiche equivalenti, sia i FANS che i COXIB mostrano una efficacia antidolorifica e anti-infiammatoria equivalente. Tuttavia, il rischio di lesioni gastrointestinali associato all’utilizzo cronico di FANS non è trascurabile, mentre recenti studi hanno messo in evidenza la possibilità di eventi avversi cardiovascolari secondari all’uso prolungato di COXIB. L’evidenza che due mediatori gassosi, ossido nitrico (NO) e solfuro di idrogeno (H2S), esercitano diversi effetti protettivi su vari organi e tessuti, e in particolar modo sulla mucosa gastrica, ha condotto alla sintesi di due nuove classi di farmaci: i cosiddetti NO-NSAIDs, o inibitori della ciclo-ossigenasi donatori di ossido nitrico (CINOD), farmaci composti dall’associazione di NO e FANS e i cosiddetti Hydrogen sulfide-releasing anti-inflammatory drugs. Entrambe le categorie di farmaci sembrano possedere inoltre un miglior profilo di sicurezza cardiovascolare rispetto ai FANS di vecchia generazione.

Parole chiave: FANS, COXIB, CINODs, Hydrogen sulfide-releasing anti-inflammatory drugs.

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