Si è svolta a Bari la 38° edizione del Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (AISD) – la più antica società scientifica…
Leggi tutto Up-to-date dal 38° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana per lo Studio del DoloreCategoria: Numero 2-2015
L’impatto sociale del dolore
RIASSUNTO Il 5° Simposio sull’impatto sociale del dolore (SIP), Bruxelles, 18 novembre 2014, ha sottolineato la necessità di: 1) programmi di educazione sul dolore obbligatori…
Leggi tutto L’impatto sociale del doloreIl dolore: atteggiamenti e comportamenti a confronto
RIASSUNTO
La gestione e la valutazione del dolore risulta essere parte integrante nell’assistenza infermieristica in quanto una corretta rilevazione permette un trattamento personalizzato della persona. Spesso il sintomo dolore non viene rilevato e trattato correttamente. L’articolo presenta un’indagine svolta presso l’ospedale Umberto Parini di Aosta che ha visto coinvolti pazienti e operatori. I risultati indicano ampi margini miglioramento rispetto agli atteggiamenti e quindi alle conoscenze del personale.
PAROLE CHIAVE: dolore, atteggiamenti, conoscenze
Pain Nursing Magazine 2015, 4: 61-64
Ricevuto: 7 aprile 2015
Ricevuta revisione: 9 maggio 2015
Accettato: 12 giugno 2015
La comunicazione ipnotica nei pazienti in cure palliative ospedaliere
RIASSUNTO
Nelle cure palliative il focus è sul controllo dei sintomi e delle conseguenze psicologiche, sociali e spirituali della malattia per il raggiungimento della miglior qualità di vita possibile per i pazienti e per le loro famiglie. Trattandosi di una disciplina che vede il paziente come un “tutto”, che esprime bisogni su diversi piani (biologico, psicologico, esistenziale), è naturale che la medicina palliativa consideri tra gli strumenti terapeutici quegli approcci integrativi che comprendano il rapporto mente-corpo. Da questo punto di vista l’ipnosi, oltre a poter controllare i sintomi della malattia, può aiutare a gestire gli effetti collaterali dei trattamenti e contribuire a controllare l’ansia, la depressione, favorendo il coinvolgimento attivo della persona nel progetto di cura e la riacquisizione, per quanto possibile, di controllo sulla propria vita.
Lo studio è stato realizzato presso l’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino con l’obiettivo di evidenziare se l’ipnosi può essere una terapia complementare a quella farmacologica per migliorare la qualità di vita dei pazienti in cure palliative. Sono stati coinvolti 10 pazienti e ad ognuno è stato somministrato il questionario Edmonton Symptom Assessment System (ESAS) pre e post seduta per rilevare variazioni nella percezione dell’intensità dei sintomi provati. L’analisi dei risultati ha evidenziato il raggiungimento di un buono stato di rilassamento, una riduzione dell’ansia e del dolore, aumento dell’energia fisica con miglioramento della qualità del sonno e ridotta difficoltà respiratoria. L’ipnosi può, pertanto, essere considerata una efficace terapia complementare a quella farmacologica per il controllo dei sintomi.
PAROLE CHIAVE: cure palliative, ipnosi, riduzione del dolore.
Pain Nursing Magazine 2015; 4: 65-72
Ricevuto: 7 maggio 2015
Ricevuta revisione: 7 giugno 2015
Accettato: 12 giugno 2015
Soglia del dolore: i fattori che influenzano la percezione del dolore nel bambino
RIASSUNTO
Il dolore è il motivo più frequente per il quale le persone chiedono assistenza sanitaria. Durante questa revisione si è riscontrata in letteratura una mancanza di attenzione a trattare il dolore dei bambini. Molte sono le motivazioni, per esempio, ci sono credenze secondo le quali i bambini non provano dolore così intensamente come gli adulti, o che i bambini sono più resistenti al dolore. Questo articolo analizza i fattori che possono influenzare la percezione del dolore nel bambino. In letteratura vengono descritti diversi fattori come rilevanti sul determinismo della percezione di soglia del dolore: genere, età, mutazione del patrimonio genetico, variabili psicologiche, contesto socio-familiare, cultura ed etnicità.
Metodi: è stata condotta una revisione della letteratura utilizzando le banche dati di PubMed e Cinhal. La revisione ha studiato la letteratura prodotta e pubblicata tra il 2005 e il gennaio 2015. Sono stati ricercati articoli pertinenti su una popolazione pediatrica con età compresa tra 0 e 18 anni.
Risultati: dalle ricerche effettuate su entrambe le banche dati sono stati trovati 116 articoli (54 su PubMed e 69 su Cinhal) e sono stati selezionati 16 articoli. Inoltre, con la metodologia dello snow-balling, sono stati ottenuti 4 articoli, per un totale di 20 articoli. I fattori che determinano la percezione della soglia del dolore sono stati divisi nelle seguenti categorie: biologici, psicologici, sociali e culturali.
Conclusioni: sono diversi i fattori che influenzano la percezione del dolore nei bambini ed è necessario conoscerli e comprenderli per migliorare l’assistenza e personalizzarla. Necessitano altri studi in merito.
PAROLE CHIAVE: bambino, dolore acuto, dolore cronico, dolore pediatrico, famiglia, percezione del dolore, soglia del dolore,
Pain Nursing Magazine 2015;4: 73-84
RIcevuto: 7 aprile 2015
Ricevuta revisione: 16 maggio 2015
Accettato: 21 maggio 2015