Dolore cronico non oncologico e qualità di vita

Introduzione

Il dolore è un fenomeno frequentemente presente nella vita delle persone, nelle sue varie forme. Secondo la definizione dell’International Association for the Study of Pain (IASP®) il dolore è “un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a un danno tissutale reale o potenziale o descritto in termini di potenziale danno”. Indagini epidemiologiche su campioni della popolazione suggeriscono che almeno il 20% degli italiani soffre di un dolore rilevante, che nel 25% dei casi interferisce con la vita quotidiana. Inoltre il dolore influenza i rapporti sociali, riduce l’autonomia e nei casi cronici può alterare l’equilibrio psicologico del paziente. Il dolore quindi, sia per l’elevata frequenza che per il ben documentato impatto sulla qualità della vita e per gli elevati costi sociali rappresenta uno dei problemi principali della nostra società.

Nello svolgimento della sua attività l’infermiere si confronta continuamente con il dolore dei pazienti. Il primo contatto con un paziente con dolore può essere difficile perché ci si confronta con la sua aggressività, con i sentimenti di frustrazione e con la sfiducia che trapela dalle sue parole. La relazione viene facilitata quando l’operatore sanitario mostra chiaramente al paziente di credere al suo dolore e di provare empatia nei suoi confronti.
Il dolore cronico viene inteso come una vera malattia e non come sintomo da alleviare, caratterizzata da una serie di cambiamenti fisiopatologici, che determinano e mantengono il dolore nel tempo anche dopo la risoluzione della causa che lo ha determinato.
Il dolore è in grado di limitare la capacità di realizzare in autonomia le comuni attività di vita quotidiana e lavorativa divenendo in alcuni casi, fonte di grave invalidità psico-fisica. In molti Paesi, il dolore cronico diventa causa della perdita di lavoro, si associa a depressione e può aumentare il rischio di suicidi.
Questi pazienti sono caratterizzati da bisogni assistenziali sempre più complessi, in cui sono necessari approcci terapeutici che spostano la loro attenzione dalla sede anatomica dolorante alla persona in toto, che vive quotidianamente questa esperienza.
Questo studio rappresenta un’esperienza iniziale, finalizzata a valutare un nuovo approccio nella valutazione e nel monitoraggio infermieristico del dolore, allo scopo di migliorare il trattamento di tale sintomo, considerato un parametro vitale. L’obiettivo è garantire un’assistenza efficace che migliori la qualità della vita, offrendo ad ogni paziente continuità, precisione ed omogeneità nella valutazione, documentazione e gestione del suo dolore.

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