A che punto sono le conoscenze degli operatori sanitari?
Un articolo pubblicato il 4 ottobre sul Journal of Wound Management propone i risultati di una ricerca condotta tramite sondaggio e focus group.
Il dolore nei pazienti con ferite croniche agli arti inferiori è spesso sottovalutato e sottotrattato. Scopo dello studio è stato quello di fornire nuovi approfondimenti sul problema, esplorando, dal punto di vista dell’operatore sanitario, se vengono effettuate valutazioni del dolore della ferita e quali sono gli ostacoli nella gestione del dolore da ferita.
Lo studio conferma che gli operatori sanitari non valutano costantemente il dolore correlato alle ferite croniche degli arti inferiori e che al momento non esiste un metodo coerente per la valutazione e la gestione del dolore correlato alla ferita.
Gli ostacoli principali sono stati individuati per esempio nel linguaggio del dolore. La terminologia del dolore risulta soggettiva e suscettibile di interpretazione, poiché i significati delle parole differiscono tra le persone, quindi porre le domande giuste ai pazienti induce risposte più precise e quando si utilizzano strumenti di valutazione convalidati, le segnalazioni dei pazienti sulla presenza del dolore aumentano, rispetto a una singola domanda sulla presenza di dolore. Inoltre, vanno presi in considerazione gli atteggiamenti e le credenze dell’operatore sanitario in relazione alla valutazione del dolore e la mancanza di conoscenze e abilità pratica nel gestire il dolore.
Sebbene la valutazione del dolore sia un elemento del problema, alla radice c’è anche la frustrazione di non sapere cosa fare con i risultati della valutazione. Gli operatori sanitari sanno bene come curare le ferite, ma spesso mancano di conoscenza e comprensione adeguate su come ridurre il dolore, come vari studi sul dolore da ferita hanno indicato. Molti non si sentono sicuri nella gestione del dolore e, in particolare, nell’attuare interventi farmacologici, perché ritengono di non avere una formazione inadeguata. Inoltre, sebbene esistano diverse linee guida internazionali sulla gestione del dolore persistente da ferita, per la maggior parte degli operatori sanitari che lavorano con ferite croniche, come infermieri e altri operatori sanitari coinvolti, la pratica è limitata dalla legislazione e dall’accesso a trattamenti o farmaci antidolorifici, che spesso devono essere prescritti da un medico.
In sintesi, per migliorare le pratiche degli operatori sanitari e modificare i loro comportamenti abituali, è necessario applicare un paradigma educativo che consiste in tre elementi chiave: acquisizione di conoscenze, acquisizione di abilità e cambiamento di comportamento.
Lo studio conclude sottolineando come sono comunque necessarie ulteriori ricerche per sviluppare uno strumento clinico universale multidimensionale di valutazione del dolore da ferita che incorpori linee guida cliniche e percorsi prescrittivi per la gestione dolore correlato alla ferita.
Frescos N, McGuiness W. Healthcare practitioners’ views on the assessment and management of pain in chronic lower limb wounds. Journal of Wound Management. Doi: 10.35279/jowm2021.10.02