Il dolore è un sintomo complesso e multifattoriale. Di fronte alla stessa diagnosi possono esserci esiti notevolmente diversi. Questo dipende dal fatto che il dolore è un’esperienza soggettiva, difficile da quantificare, soprattutto nelle persone che non sono in grado di riferire la propria esperienza di dolore o la cui espressione di dolore è difficile da interpretare.
La valutazione del dolore è un passo importante per la diagnosi precoce, per il monitoraggio della progressione della malattia, la selezione di un piano di trattamento e la convalida degli effetti del trattamento.
I metodi tradizionali per la valutazione del dolore si basano principalmente su scale di autovalutazione del paziente, che possono essere influenzate da vari fattori come pregiudizi culturali, psicologici e sociali. Va ancora ricordato che l’autovalutazione non è fattibile nei pazienti che non sono in grado di comunicare o verbalizzare correttamente la propria esperienza di dolore.
Il problema principale è quindi capire meglio, con più precisione, come le persone sperimentano il dolore.
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (AI) ha svolto un ruolo crescente nel migliorare la diagnosi clinica e il processo decisionale. Intelligenza artificiale è il termine usato per descrivere l’uso di computer e tecnologia per simulare un comportamento intelligente e un pensiero critico paragonabili a quelli di un essere umano.
Un recente articolo pubblicato su Pain and Therapy offre una panoramica sullo stato attuale dell’IA nella valutazione del dolore e ne esplora il potenziale per migliorare l’accuratezza, l’efficienza e la cura personalizzata.
Per elaborare la review gli autori hanno analizzato gli articoli pertinenti pubblicati tra gennaio 2014 e gennaio 2024. Sono stati inclusi studi clinici, studi osservazionali, articoli di revisione, revisioni sistemiche e meta-analisi, per un totale di 47 lavori. I criteri di esclusione sono stati articoli non in lingua inglese, non disponibili come testo completo gratuito, quelli riguardanti pazienti pediatrici, case report ed editoriali. Ne è emerso un quadro dove l’applicazione dell’intelligenza artificiale nella gestione del dolore può potenzialmente aumentare l’accuratezza, la precisione e l’efficienza della valutazione oggettiva del dolore.
Intelligenza artificiale e medicina
L’intelligenza artificiale è un campo ampio che coinvolge machine learning, deep learning, computer vision, elaborazione del linguaggio naturale e robotica.
L’articolo li esamina in dettaglio, nei vari ambiti di applicazione in medicina. Cita anche l’importanza della cosiddetta “intelligenza aumentata” in contrapposizione all’intelligenza artificiale, che viene applicata per aumentare la cognizione umana ma non la sostituisce.
L’intelligenza aumentata riguarda l’insieme dei dispositivi che trasformano la massa dei dati in informazioni utili a migliorare il lavoro e la vita di ogni giorno, ma l’esperienza del professionista e il suo bagaglio culturale restano centrali e grazie ad essi si possono trarre le giuste sintesi dai dati che possiede, per un riconoscimento precoce delle malattie, un supporto per una diagnosi accurata e nel processo decisionale per malattie complesse.
Un’applicazione importante dell’integrazione IA/Machine Learning è per i pazienti con demenza grave e per chi non può verbalizzare o comunicare; potrebbe essere sviluppato un nuovo metodo di valutazione del dolore che combini una serie di tecnologie, tra cui il riconoscimento e l’analisi automatica dei volti, lo smart computing, l’affective computing (branca dell’IA che sviluppa software in grado di rilevare le emozioni e interagire di conseguenza) e il cloud computing (fornitura di servizi di computing, quali software, database, server e reti, tramite connessione Internet).
Prospettive e ostacoli
Negli ultimi anni gli studi indicano un ruolo importante dell’IA per fornire valutazioni del dolore imparziali, obiettive e personalizzate e hanno dimostrato enormi progressi in tal senso. Questi nuovi metodi possono anche aiutare a prevenire il dolore prima che inizi e a personalizzare la gestione del dolore.
Gli Autori non tralasciano di considerare l’esistenza di ostacoli e limitazioni riguardo all’applicazione della tecnologia basata su AI/ML nell’assistenza sanitaria in generale e nella gestione del dolore in particolare. L’integrazione tra linee guida per la pratica clinica, autorità sanitarie e interazione uomo-computer con la tecnologia basata su AI/ML sono i passaggi chiave per migliorare la gestione del dolore e i risultati complessivi sui pazienti. Le considerazioni etiche e l’uso efficace dell’IA nella pratica clinica dipenderanno dal superamento degli ostacoli relativi alla privacy del paziente, alla sicurezza dei dati, alla qualità, alla trasparenza e all’interpretabilità. La ricerca multidisciplinare e la cooperazione tra professionisti dell’intelligenza artificiale e operatori sanitari saranno essenziali per garantire l’uso responsabile degli strumenti di intelligenza artificiale. Nel prossimo futuro ulteriori ricerche potranno sviluppare un modello aggiornato, implementato in contesti sanitari reali per migliorarne l’efficacia, la sicurezza e l’impatto sui risultati di cura dei pazienti.
El-Tallawy SN, Pergolizzi JV, Vasiliu-Feltes I, Ahmed RS, LeQuang JK, El-Tallawy HN, Varrassi G, Nagiub MS. Incorporation of “Artificial Intelligence” for Objective Pain Assessment: A Comprehensive Review. Pain Ther. 2024 Mar 2. doi: 10.1007/s40122-024-00584-8. Epub ahead of print. PMID: 38430433.