Il dolore lombare è (e continuerà ad essere) uno dei principali ambiti di intervento per il personale sanitario sia in ambiente specialistico che in quello della Medicina Generale e delle Cure Territoriali.
L’alta prevalenza di questi disturbi, difatti, associata all’impatto elevato cui essi conducono in termini di domanda di assistenza sanitaria e prestazioni, hanno generato un grande interesse da parte di molte figure professionali volto a ricercare trattamenti e interventi maggiormente efficaci (1).
La storia clinica del paziente con dolore lombare spesso è caratterizzata da un andamento cronico-recidivante, con periodiche riacutizzazioni di durata variabile (da pochi giorni a diverse settimane) nel contesto delle quali si possono manifestare sintomi di nuova insorgenza, che sono espressione di una evoluzione della patologia di base (ad esempio una discopatia generativa o una spondiloartrosi in fase attiva).
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