L’impatto dell’inserimento ecoguidato di un catetere venoso centrale sulla percezione del dolore e sul discomfort nei pazienti in cure palliative. Risultati preliminari di uno studio prospettico

Alessio Lo Cascio, Maria Cristina Minasola, Marcella Dabbene, Giuseppina Aiello, Simone Amato, Daniele Napolitano, Roberto Latina

The impact of ultrasound-guided central venous catheter insertion on pain perception and discomfort in palliative care patients. Preliminary results of a prospective study

Affiliazioni autori:
Alessio Lo Cascio1-2, Maria Cristina Minasola3, Marcella Dabbene 2, Giuseppina Aiello2, Simone Amato1, Daniele Napolitano1, Roberto Latina3
1 Department of Biomedicine and Prevention, University of Rome “Tor Vergata”, Italy
2 La Maddalena Cancer Center, Palermo, Italy
3 Department of Health Promotion, Mother and Child Care, Internal Medicine and Medical Specialties, University of Palermo, Italy
Corresponding author: Alessio Lo Cascio RN, MSN, PhD Student
Email:  alessio.locascio@hotmail.it

Riassunto
Nelle cure palliative, la somministrazione dei farmaci per via sottocutanea è preferita per la sua comodità e sicurezza; tuttavia, alternative come i cateteri venosi centrali inseriti perifericamente (PICC) e i cateteri midline (MC) sono talvolta necessarie per un rapido controllo dei sintomi, un’idratazione prolungata o una nutrizione parenterale, specialmente quando l’accesso venoso periferico è compromesso a causa di problemi vascolari e disidratazione nei pazienti oncologici. Questo studio mira a valutare l’impatto dell’inserimento ecoguidato di PICC e MC sulla percezione del dolore e sul discomfort psicologico nei pazienti in cure palliative con cancro. È stato condotto uno studio osservazionale prospettico con 62 pazienti oncologici presso l’Unità di Cure Palliative Acute e l’hospice del Centro Oncologico La Maddalena di Palermo. I partecipanti sono stati selezionati in base alla necessità di PICC o MC, alla capacità cognitiva adeguata e a un’aspettativa di vita di almeno due settimane. I dati sono stati raccolti utilizzando una scala Likert a quattro punti per valutare il dolore e il discomfort immediatamente dopo il posizionamento del catetere e durante le visite di follow-up. I risultati hanno indicato che il 73,5% dei pazienti ha riferito di non aver provato dolore durante la procedura di inserimento e il 68% non ha sperimentato dolore durante il follow-up, suggerendo un discomfort minimo associato all’inserimento ecoguidato di PICC e MC. Tuttavia, il 39% dei pazienti ha riportato un significativo discomfort psicologico, attribuito ad ansia procedurale, preoccupazioni per eventuali complicanze e l’impatto psicologico della presenza di un catetere, che ha influenzato l’immagine corporea e l’autostima. Questi risultati sottolineano la necessità di un approccio multidisciplinare nelle cure palliative che non solo affronti gli aspetti tecnici dell’inserimento del catetere, ma integri anche un supporto emotivo completo per migliorare il benessere del paziente. I team infermieristici svolgono un ruolo cruciale nella gestione sia degli aspetti tecnici che emotivi dell’assistenza, garantendo un supporto equilibrato. Lo studio evidenzia l’importanza di un monitoraggio continuo e di una gestione proattiva di eventuali complicanze per mantenere la funzionalità del catetere e minimizzare il discomfort. In conclusione, sebbene gli inserimenti ecoguidati di PICC e MC siano efficaci e causino un dolore fisico minimo nei pazienti in cure palliative, affrontare gli aspetti psicologici rimane essenziale per migliorare la qualità complessiva della vita. Le ricerche future dovrebbero concentrarsi sullo sviluppo di interventi finalizzati a ridurre il discomfort emotivo per completare i benefici clinici di questi dispositivi di accesso venoso.

Abstract
In palliative care, subcutaneous administration of medications is favored for its convenience and safety, yet alternatives like peripherally inserted central catheters (PICC) and midline catheters (MC) are sometimes necessary for rapid symptom control, prolonged hydration, or parenteral nutrition, particularly when peripheral venous access is compromised due to vascular issues and dehydration in oncological patients. This study aims to evaluate the impact of ultrasound-guided insertion of PICC and MC on pain perception and psychological discomfort in palliative care patients with cancer. A prospective observational study was conducted with 62 oncological patients at the Acute Palliative Care Unit and hospice of Centro Oncologico La Maddalena of Palermo. Participants were selected based on the need for PICC or MC, adequate cognitive function, and a life expectancy of at least two weeks. Data were collected using a four-point Likert scale to assess pain and discomfort immediately after catheter placement and during follow-up visits. The results indicated that 73.5% of patients reported no pain during the insertion procedure and 68% experienced no pain during follow-up, suggesting that the physical discomfort associated with ultrasound-guided PICC and MC insertion is minimal. However, 39% of patients reported significant psychological distress, attributed to procedural anxiety, concerns about potential complications, and the psychological impact of having a catheter, which affected their body image and self-esteem. These findings highlight the necessity for a multidisciplinary approach in palliative care that not only addresses the technical aspects of catheter insertion but also incorporates comprehensive emotional support to enhance patient well-being. Nursing teams play a crucial role in managing both the technical and emotional facets of care, ensuring that patients receive balanced support. The study underscores the importance of ongoing monitoring and proactive management of any complications to maintain catheter functionality and minimize discomfort. In conclusion, while ultrasound-guided PICC and MC insertions are effective and cause minimal physical pain in palliative care patients, addressing the psychological aspects remains essential to improve the overall quality of life. Future research should focus on developing interventions aimed at reducing emotional distress to complement the clinical benefits of these venous access devices.

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