È solo un numero ma rappresenta una svolta importante per la terapia del dolore in Italia: con il decreto del Ministero della Salute del 28 novembre 2018, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le aziende ospedaliere, le aziende ospedaliero – universitarie, gli istituti di ricerca e cura a carattere scientifico dovranno utilizzare i nuovi codici di disciplina per quanto riguarda la rilevazione dei dati delle prestazioni sanitarie, tra cui il codice 96 per la Terapia del Dolore.
«Finalmente è stato assegnato un codice alla Terapia del Dolore– annuncia con particolare soddisfazione la dottoressa Rossella Marzi, direttore della Struttura Complessa di Terapia del Dolore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “ Maggiore della Carità “ di Novara – Da un anno seguo l’iter del procedimento presso il Ministero della Salute e questo semplice numero per me vuol dire riconoscere la disciplina come autonoma. Quale Centro Hub del Piemonte, Regione che per prima ha recepito ed applicato la legge 38/2010 , sulla base della mia esperienza trentennale non ho mai smesso di credere e insistere per questa indispensabile codifica . È esattamente lo scopo che ci eravamo prefissati nel 2011 come commissione regionale per offrire al cittadino con dolore cronico un servizio di cura altamente professionale dalla diagnosi alle terapie interventistiche maggiori per le quali l’AOU di Novara si avvale di un team multidisciplinare formato da un algologo, un radiologo, un neurochirurgo e un fisiatra».
Gli studi epidemiologici indicano che il dolore cronico affligge un italiano su quattro, ma la legge 38/2010, che all’articolo 1 garantisce l’accesso alla terapia del dolore e alle cure palliative risulta applicata in modo non omogeneo e l’organizzazione dei centri ambulatoriali e specialistici vede ancora enormi disparità a livello regionale. Poter fare affidamento su di un codice di disciplina autonoma confermerà nero su bianco la drammatica necessità di specialisti esperti in terapia del dolore.
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