Un confronto tra scale di valutazione del dolore nel paziente anziano affetto da deterioramento cognitivo: un’esperienza nelle lungodegenze in Val d’Aosta

RIASSUNTO
Introduzione. La valutazione del dolore nei pazienti affetti da demenza risulta difficoltosa poiché sono molti i fattori che possono ostacolarla, come i deficit cognitivi, del linguaggio e della memoria. Inoltre, i segni comunemente attribuibili alla demenza potrebbero essere al contrario suggestivi del dolore. Ciò spiega la difficoltà da parte dell’infermiere nel rilevare il dolore e, di conseguenza, la sottostima e il sottotrattamento del sintomo. Quindi è determinante durante la fase dell’accertamento infermieristico l’utilizzo di scale di valutazione volte a indagare il dolore. L’obiettivo dell’esperienza è di verificare e confrontare l’applicabilità delle scale Painad e Noppain attraverso un’indagine condotta su 40 pazienti ultra sessantacinquenni con demenza residenti in alcune lungodegenze territoriali della regione Valle d’Aosta.
Materiali. Sono state selezionate la scala Noppain e la scala Painad, in quanto entrambe validate in lingua italiana ed applicate in contesti assistenziali di lungodegenza. Ad ogni paziente selezionato sono stati somministrati entrambi gli strumenti durante lo svolgimento di attività assistenziali.
Risultati. La prevalenza del dolore (lieve, moderato, grave) rilevato con la scala Painad nel campione studiato corrisponde al 40%, mentre con l’utilizzo della scala Noppain al 77%. L’utilizzo della scala Painad risulta essere uno strumento di rapido e facile utilizzo nelle lungodegenze territoriali, utilizzabile dall’infermiera durante l’assistenza alla persona. La scala Noppain risulta molto più complessa in particolare per gli utenti gravemente compromessi da punto di vista funzionale e cognitivo.
Conclusioni. L’esperienza effettuata sembrerebbe indicare che la scala Painad, rispetto alla Noppain, sia più rapida da comprendere e più facile da compilare e quindi maggiormente applicabile in contesti di lungodegenza che accolgono anziani affetti da demenza e con compromissione dell’autonomia funzionale.
Parole chiave: anziano, dolore, scale di valutazione.

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Dolore in popolazioni speciali: anziani con deficit cognitivi

RIASSUNTO

La gestione del dolore acuto nei pazienti anziani può rivelarsi densa di difficoltà. L’età avanzata genera alterazioni dello stato funzionale generale e causa importanti cambiamenti a livello farmacocinetico e farmacodinamico, incrementando il rischio di tossicità e interazioni detrimentali tra farmaci. Ciononostante, l’impatto negativo del dolore sul benessere e sulle funzioni organiche generali negli anziani suggerisce che, in questa categoria di pazienti la qualità del trattamento antalgico deve essere considerata come l’elemento più importante per una veloce dimissione e recupero funzionale.
I cambiamenti para-fisiologici, associati all’invecchiamento, della neurobiologia, del SNC e del dolore, modificano sensibilmente la soglia del dolore, la tolleranza a stimoli nocicettivi e, di conseguenza, questi cambiamenti producono i loro effetti sul metabolismo dei trattamenti farmacologici. La differente percezione del dolore, da parte di questi pazienti, deve indurre il terapista a modifiche nella valutazione del dolore, specialmente nei pazienti con deficit cognitivi.
La valutazione del dolore acuto negli anziani con demenza e/o altri disordini psichici ha naturalmente un forte impatto pratico in termini di adeguatezza e di efficacia nel trattamento del dolore. Questa analisi introdurrà molteplici elementi critici, dalla neurobiologia del dolore negli anziani alle valutazioni specifiche nei deficit cognitivi, con l’obiettivo di evidenziare alcuni aspetti e renderli identificativi, al fine di un miglior approccio possibile, per la gestione ottimale del dolore nei pazienti anziani.
Parole chiave: anziani, deficit cognitivi, dolore

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Legge 38 e gestione del dolore nelle Marche

RIASSUNTO
Obiettivo dell’indagine è rilevare la situazione presente nelle strutture sanitarie della regione Marche in relazione al livello di considerazione e gestione del dolore.
È stato redatto un questionario ad hoc attinente ai principali temi che riguardano la gestione e il trattamento del dolore ed è stato somministrato alle posizioni dirigenziali del servizio professioni sanitarie delle relative strutture ospedaliere che compongono il sistema sanitario regionale.
I principali dati emersi sono la disomogeneità tra le varie strutture organizzative della regione riguardo la considerazione del dolore, la scarsa presenza nel territorio di centri dove ricevere assistenza specialistica al dolore e la quasi totale assenza di indagini interne sulla conoscenza dei professionisti sanitari in merito al dolore e alla sua gestione.
Da un lato emerge che il livello di trattamento del dolore negli ospedali è elevato e completo, ma dall’altro lato manca quel coordinamento tra le strutture sanitarie della regione che consente alla persona che ha dolore di poter trovare il medesimo livello di gestione del dolore in tutte le strutture ospedaliere che si trovano nel territorio.
Parole chiave: dolore, coordinazione, considerazione, conoscenze.

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Infermiere e dolore: dati preliminari del questionario online

RIASSUNTO

Il triage in DEA, come l’assistenza post-operatoria o l’assistenza domiciliare, nonché le cure palliative di fine vita, richiedono la conoscenza delle modalità di cura e trattamento del dolore. Il ruolo dell’infermiere è quindi fondamentale. Nei tanti differenti aspetti del nursing, infatti, rimane saldo e miliare il diritto fondamentale del malato a non soffrire e ad essere preso in carico fin dal momento della rilevazione del dolore,, come “quinto parametro vitale”, per arrivare agli aspetti di cura globale e ai trattamenti specifici di esso.
E’ in tale ottica di conoscenza e valutazione in “real time” del substrato culturale sul quale si muovono le nuove direttive assistenziali e normative, che nasce il questionario on-line “Infermiere e Dolore”, promosso dalla Fondazione Paolo Procacci Onlus, con il patrocinio dall’Associazione Italiana per lo studio del Dolore, dell’Associazione Sammarinese per lo studio del dolore e con la collaborazione IPASVI.

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