Il dolore aggiunto

RIASSUNTO

“Infermiere pietoso, malato piagoso”. È un vecchio detto ben noto a tutti gli operatori sanitari. È dietro a questa considerazione che giustifichiamo noi stessi quando provochiamo dolore al paziente, perché comunque “è solo per il suo bene”. Forse proprio per questo solo recentemente la professione infermieristica ha incominciato a domandarsi se il dolore provocato dalle pratiche assistenziali è così necessario ed inevitabile.
Nella pratica quotidiana gli operatori sanitari sono attenti a mettere in atto misure terapeutiche antalgiche sia di tipo farmacologico che non farmacologico, a misurare il dolore con appositi strumenti validati, a dare supporto emotivo alla persona sofferente ed ai familiari. Difficilmente, però, si riflette sul dolore provocato dai farmaci, dalle pratiche cliniche invasive, dalle pratiche assistenziali… ovvero su quel dolore che i sanitari infliggono al paziente.

Parole chiave: assistenza infermieristica, dolore, medicazioni, mobilizzazione, prelievi capillari, venipuntura.

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Il dolore ostetrico (I parte)

RIASSUNTO

Il dolore da parto è una delle più nobili manifestazioni di dolore acuto. In Italia, nonostante i progressi e l’acquisizione di una nuova coscienza a tal riguardo, l’analgesia nel parto è una tecnica utilizzata ancora marginalmente. Il dolore nel travaglio di parto prende origine dalla stimolazione di nocicettori situati nelle strutture uterine e perineali e dalla pressione esercitata sugli organi adiacenti, esso rappresenta un dolore di tipo misto, viscerale-somatico. Durante il primo stadio del travaglio, il dolore viscerale è poco localizzato e viene riferito come sordo o crampiforme; nelle fasi più tardive del primo e nel secondo stadio, cioè tra dilatazione cervicale completa e parto, la sensazione dolorosa, di tipo somatico, è acuta e ben localizzata. Questa differenziazione del dolore nei due stadi del travaglio è fondamentale per il trattamento farmacologico dell’analgesia, in quanto il dolore viscerale è più sensibile agli oppiacei, mentre l’anestetico locale trova la sua maggiore indicazione nel trattamento del dolore somatico. Le tecniche di analgesia nel travaglio di parto includono analgesia sistemica, blocchi regionali, tecniche intratecali per mezzo di anestetici locali che bloccano le vie del dolore, con eventuale aggiunta di oppiacei e adiuvanti. Un tema molto dibattuto in ostetricia riguarda gli effetti dell’analgesia epidurale su andamento ed esito del travaglio di parto. Nonostante i numerosi studi non si è arrivati a conclusioni definitive.

Parole chiave: analgesia, dolore da parto.

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La valutazione del dolore in Pronto soccorso: l’impatto sugli infermieri preposti al triage

Gli Autori dell’articolo descrivono gli atteggiamenti (cosa pensa), i comportamenti (cosa dichiara di fare), l’adesione e le proposte derivanti dall’utilizzo della Scala di valutazione numerica…

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