Soprav-vivere con il dolore cronico

Passo molti momenti, in quanto malata cronica, in cui mi sento in mezzo a un cespuglio di spine, nel buio totale, da cui non riesco ad uscire. Mi pungono, sanguino, mi intrappolano senza lasciarmi andare.

Mi sento su una montagna, in piena salita. Devo scalarla per arrivare alla vetta ed iniziare la discesa, ma è troppo ripida e ho una corda che mi lega ad un masso pesantissimo. Io mi ribello cercando di contrapporre al peso la mia forza di non mollare, con estrema fatica.

Il viaggio insieme al dolore cronico è tutt’altro che semplice, soprattutto perché nessuno sa davvero cosa vivi, nessuno può sentire la tua sofferenza né immaginarla. I consigli sono spesso effimeri e non risolvono comunque la situazione, purtroppo. Possono solo aiutarti a cercare di sentirti meno solo, anche se la solitudine va a braccetto col dolore. Esso ti costringe la maggior parte delle volte ad estraniarti dal mondo e, anche nei pochi attimi in cui non lo comporta, ti fa sentire estraniato da tutto, interiormente, perché, mentre osservi gli altri, percepisci te stesso come diverso e la realtà appare più buia, in quanto la tua realtà, piena di difficoltà fisiche, sociali, emotive, è differente dalla loro.

Ti chiederai spesso: “Perché proprio a me?”. Una risposta non è certo ci sia, ma a me è piaciuta formularla in questo modo: “La vita ti sceglie e ti propone solo le sfide che è certa saprai superare!”. Questo non vuol dire che dobbiamo sempre essere forti senza lamentarci o sentirci stanchi e persi, ma che qualunque sia il nostro percorso e in qualunque modo decideremo di affrontarlo, ci sarà sempre una luce alla fine. Quindi splendi, splendi anche nel cielo grigio e nella tempesta, splendi anche nel dolore e nella disperazione e non farti mai abbandonare dalla speranza che, un giorno, ogni tua lacrima ed ogni tuo sacrificio ti sarà ripagato con infiniti sorrisi!

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L’effetto collaterale peggiore del dolore cronico è quello di non vivere, bensì sopravvivere ogni secondo nella speranza che esso, seppur devastante, non ti soffochi.

Per questo scrivo ogni mio articolo sognando di portare, attraverso la magia delle parole, a volte forti ma necessarie, l’immagine straziante di una vita basata sulla sofferenza, per chiedere aiuto, a nome di tutti i malati cronici, al personale sanitario, per trovare al più presto una cura che permetta ai pazienti di abbracciare finalmente il sollievo; e ad ogni individuo in questo mondo per informarsi, perché la conoscenza è l’arma vincente contro qualsiasi male!

Valeria T., una giovane ragazza che ha dovuto rinunciare alla propria vita a causa del dolore