La tetrodotossina come trattamento per il dolore oncologico: prospettive infermieristiche. Revisione della letteratura

Riassunto
Introduzione. Le strategie per affrontare il dolore cancro correlato non sono sempre efficaci. Si stanno studiando nuove possibilità di trattamento, tra cui la tetrodotossina (TTX), una sostanza presente in numerose specie di pesce palla, che blocca i canali di sodio. Obiettivo. L’obiettivo di questa revisione è quello di valutare l’efficacia e la sicurezza della TTX nella riduzione del dolore oncologico intrattabile. Materiali e metodi. È stata condotta una revisione sistematica della letteratura scientifica sulle banche dati Medline, Cinahl, Embase.
Risultati. La TTX può avere un efficace effetto analgesico nei pazienti e, si è dimostrata sicura e con pochi effetti collaterali. Discussione. Il numero di pazienti trattati non è sufficiente per poter affermare con certezza l’efficacia della TTX, è necessario approfondire la durata dell’effetto analgesico. Ulteriori studi sulla TTX sono necessari. La possibilità di poter utilizzare un farmaco con effetti collaterali minori rispetto le alternative, offrirebbe un miglioramento significativo della qualità della vita dei pazienti, pertanto l’interesse infermieristico nei confronti di questa sostanza rimane alto e meritevole di ulteriori studi che approfondiscano ulteriormente le variabili sopra descritte.

Parole chiave: cancro, dolore, tetrodotossina.
Ricevuto il: 28 agosto 2019
Accettato dopo revisione il: 13 settembre 2019

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Il massaggio terapeutico come trattamento coadiuvante per il “dolore totale” nel paziente oncologico in fase avanzata

RIASSUNTO

Un considerevole numero di pazienti oncologici affetti da dolore totale si affida, in aggiunta alla convenzionale terapia medica, a terapie complementari, nella speranza di ridurre lo stress, il dolore e la fatigue strettamente connessa ad essi. Attraverso questa rassegna della letteratura, condotta consultando le banche dati PubMed, Google Scholar, Scirus e le Linee Guida AIOM 2010, si è cercato di evidenziare quanto il massaggio possa contribuire alla riduzione del dolore totale e ad un miglioramento della qualità di vita.

Sono stati considerati gli articoli pubblicati negli ultimi 5 anni, relativi a campioni umani adulti di sesso maschile e femminile. Sono stati ritenuti appropriati 6 articoli, rispondenti a tutti i criteri di selezione. In tutti gli studi si è evidenziata una riduzione della sintomatologia che caratterizza il dolore totale, che perdurava dalle 16 alle 48 ore successive al trattamento. Ciò nonostante non si è ancora raggiunta un’evidenza scientifica, sono pochi gli studi condotti e i dati finora raccolti non sono clinicamente significativi. Il massaggio non può quindi ancora essere incorporato nella medicina convenzionale, tuttavia, la letteratura sembra dimostrare una notevole riduzione del dolore, un miglioramento dell’umore e una riduzione dell’ansia, con conseguente miglioramento della qualità di vita, seppure a breve termine.

Parole chiave: cancro, dolore, massaggio, terapia

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