Is the WHO Analgesic Ladder Still Valid for Pain Therapy?

ABSTRACT
The WHO three-step analgesic ladder was promoted in 1986 as a framework for the rational use of analgesic drugs in the treatment of cancer pain. The rationale behind it was the very basic concept that cancer pain is progressively stronger, hence “pain killers” should be used for their analgesic power, depending on the intensity of pain. In each one of the steps it is possible to add adjuvant drugs, depending on the side necessities of the single patient.
The Authors analyze the criticisms of this approach and conclude that it is difficult to pretend that the 3 steps WHO Analgesic Ladder should be discontinued, But it must be looked at in a different light, because thirty years ago the basic knowledge on pain was totally different than the one at the moment. Availability of drugs was very limited, not only in the poor countries.

Keywords: three-step analgesic ladder, WHO, pain treatment

RIASSUNTO
La scala analgesica a tre gradini, messa a punto nel 1986 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1986, è una procedura terapeutica per l’uso degli antidolorifici nel dolore da cancro, che si fonda sul concetto che il dolore da cancro aumenta progressivamente, quindi gli antidolorifici dovrebbero essere somministrati, sulla base della loro efficacia, secondo l’intensità del dolore. In qualsiasi dei tre gradini è possibile aggiungere farmaci adiuvanti, secondo le necessità del singolo paziente. Gli autori analizzano le criticità di questo approccio e concludono che è comunque difficile pensare di non tenere in considerazione la scala analgesica OMS, che va comunque rivista sotto una luce differente, in quanto le conoscenze di 30 anni fa erano totalmente diverse dalle attuali e la disponibilità di farmaci era più limitata, non solo nei Paesi più poveri.

Parole chiave: scala analgesica a tre gradini, OMS, trattamento del dolore

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A novel interpretation of VAS Score in assessing acute musculoskeletal pain variation

ABSTRACT
Pain is rather difficult to codify, because its subjective component can prevail over the objective one and thus the level of pain could vary even in the same patient for the same injury. The goal of this study was to observe the changes in intensity of pain for musculoskeletal acute traumas in pharmacologically untreated patients. Furthermore pain change was analysed in relationship to several conditions such as type of trauma, modality of injury, age, ethnicity.
The study design was prospective observational with enrolment of 904 patients. Patients pain intensity was measured at the admission in trauma room of the Emergency Department (ED) and at discharge to obtain the evaluation of pain change. A novel interpretation of the Visual Analogue Scale score to better analyse the pain change was proposed. A pain decrease in a large number of patients following the ED management was detected, whereas a minor number of patients declared no pain change or pain worsening. These findings show that pain from acute musculoskeletal traumas may decrease even without pharmacological treatment; furthermore we observed that in determined circumstances pain worsening may occur more frequently, addressing the need to optimize strategies for pain treatment in those circumstances.
KEYWORDS: emergency department, pain management, patient satisfaction, trauma.

Received: December 2, 2015
Revised: December 15, 2015

Una nuova interpretazione del punteggio Vas nel valutare la variazione del dolore acuto muscoloscheletrico

RIASSUNTO
Il dolore è piuttosto difficile da codificare, per la sua componente soggettiva che può a volte prevalere su quella oggettiva, pertanto il livello del dolore può variare per lo stessa lesione nell’ambito dello stesso paziente. Obiettivo dello studio è stato quello di osservare il cambio di intensità del dolore a seguito di trauma acuto muscolo-scheletrico, in pazienti non trattati farmacologicamente. La variazione del dolore è stata analizzata in relazione alle diverse condizioni: tipo di trauma, modalità della lesione, età, appartenenza etnica. Lo studio è di tipo prospettico osservazionale, con arruolamento di 904 pazienti. L’intensità del dolore dei pazienti è stata misurata all’ammissione nella sala traumi del Dipartimento di Emergenza (ED) e alla dimissione. Proponendo una nuova interpretazione della VAS, per meglio analizzare la variazione del dolore, abbiamo individuato un decremento del dolore in un vasto numero di pazienti, mentre solo un minor numero di pazienti dichiarava nessun cambiamento nel livello del dolore, o un suo peggioramento. Questi risultati mostrano che il dolore proveniente da trauma muscolo-scheletrico può diminuire anche senza trattamento farmacologico; abbiamo inoltre osservato che in determinate circostanze il peggioramento del dolore può incorrere più frequentemente, suggerendo la necessità di ottimizzare strategie di trattamento.
PAROLE CHIAVE: dipartimento d’emergenza, soddisfazione del paziente, trauma, trattamento del dolore

 

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Studio di prevalenza e indagine sulla soddisfazione del paziente nella gestione del dolore presso l’Ospedale di Circolo di Melegnano

RIASSUNTO
Introduzione: la pratica clinica registra fenomeni di sottostima e inadeguato trattamento del dolore. In letteratura la prevalenza del dolore varia dal 19% al 57%, i soggetti più colpiti sono donne e anziani. Secondo le indicazioni dell’American Pain Society, la valutazione del processo di gestione per il controllo del dolore deve considerare anche la soddisfazione dell’utente.
Materiali e metodi: lo studio ha coinvolto 521 pazienti ricoverati nell’A.O. di Melegnano e attraverso l’utilizzo della versione italiana dell’APS-POQ (American Pain Society Patient Outcome Questionnaire) ha rilevato la prevalenza del dolore e la soddisfazione dei pazienti rispetto all’intero processo di gestione: valutazione, trattamento e monitoraggio.
Risultati: la prevalenza del dolore nell’A.O. di Melegnano è pari al 34%: il genere femminile e gli anziani sono le categorie più colpite. Dai dati rilevati nelle 24 ore sul dolore peggiore e medio, risulta che il dolore non è continuamente sotto controllo e interferisce con le attività di vita generali. Più dell’80% del campione ha riferito elevati livelli di soddisfazione nel processo di valutazione e trattamento del dolore.
Conclusioni: la prevalenza rilevata è sovrapponibile a quella trovata in letteratura, mentre si rileva una scarsa propensione al ricorso di metodi non farmacologici per il controllo del dolore.

Parole chiave: trattamento del dolore, valutazione del dolore, prevalenza del dolore, soddisfazione del paziente.

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Pain management and accredited nursing training: the Italian experience

ABSTRACT
To date, accredited nursing training on the assessment and effective management of pain is not so widespread in Italy. However, several important improvements in terms of legislation have been made, in particular according to the directives set forth in Legislative decree 38/2010. Therefore, a starting point is indeed the implementation of different levels of university training courses, whose requirements and needs vary according to the primary qualification of the trainee (basic or advanced), so that health assistance to patients may be the most effective and professional as possible. In particular, improving the level of expertise of trained nurses in pain assessment, management and patient assistance can indeed be a strategic choice to better face this complex multidimensional phenomenon.
Keywords: advanced nursing, degree, Italy, master, pain management, pain nursing education.

RIASSUNTO
Ad oggi, non è molto diffusa in Italia una formazione infermieristica riconosciuta per saper valutare e gestire in modo efficace il dolore. Con la legge 38/2010 ci sono comunque stati diversi e importanti miglioramenti in termini di legislazione. Un primo punto di partenza è la realizzazione di diversi livelli di corsi di formazione universitari, le cui esigenze e bisogni variano in base alla qualifica primaria del tirocinante (livello base o avanzato), in modo tale che l’assistenza sanitaria ai pazienti possa essere il più efficace e il più professionale possibile. In particolare, il miglioramento del livello di competenza di infermieri appositamente formati per la valutazione del dolore, la gestione e l’assistenza del paziente può effettivamente essere una scelta strategica che permette di affrontare meglio questo complesso fenomeno multidimensionale.
Parole chiave: assistenza infermieristica avanzata, formazione infermieristica sul dolore, laurea, Italia, master, trattamento del dolore

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